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Meningite virale (Capitolo 1.2.4)



Proseguiamo l’excursus delle cause di un alterato stato di coscienza concentrandoci sulle cause virali; a seconda del sito anatomico di infezione, i virus possono causare una sindrome clinica di meningite, di encefalite, o di mielite. La meningite virale acuta è caratterizzata da un’irritazione meningea ed un decorso clinico auto-limitato; la mielite implica un'infezione del midollo spinale e può essere presente in maniera isolata (come ad esempio in caso di infezione da poliovirus) o come parte di una sindrome contemporanea all’encefalomielite (ad esempio come nella paralisi flaccida acuta associata all’encefalite del Nilo occidentale). Il segno distintivo dell’encefalite virale è un'alterazione nello stato di coscienza della durata di 24 ore o più, eventualmente con cambiamenti di personalità,  irritabilità e incapacità di concentrarsi. I pazienti possono anche sviluppare febbre, mal di testa, nausea e vomito; come risultato del coinvolgimento parenchimale le funzioni del sistema nervoso centrale possono deteriorarsi arrivano ad avere confusione, letargia, sonnolenza, coma e convulsioni. L’entità del meningismo è variabilmente presente in caso di encefalite virale. In questo capitolo tratteremo delle meningiti virali, dato che le altre infezioni critiche a carico del sistema nervoso centrale sono trattate nel capitolo dedicato (si veda il Capitolo 6.1.5).


Le meningiti virali sono un gruppo di infiammazioni a carico delle meningi che si sviluppano in seguito ad una infezione locale da parte di diversi agenti virali. L’incidenza di malattia non è nota, dato che la patologia non è soggetta a denuncia; si pensa comunque che sia la forma più frequente di meningite acuta. La malattia presenta una stagionalità, dato che esiste una differente incidenza relativa di meningite virale legato alle modificazioni climatiche: d’estate/autunno si hanno soprattutto gli Arbovirus e gli Enterovirus in autunno/inverno si ha soprattutto la LCMV, mentre in primavera hanno luogo soprattutto le infezioni dal virus della parotite. Sono invece costanti come incidenza le meningiti infettive da HSV/HIV.

EZIOPATOGENESI:
Esistono infezioni definite come frequenti (che rappresentano l’80-90% dei microrganismi virali a livello meningeo) come gli Enterovirus, gli Arbovirus, HIV, HSV2, infezioni medie come frequenza (rappresentano il 10-15% delle cause) come HSV1, LCMV ed il virus della parotite, e poi le infezioni rare (1-5% delle cause) come gli adenovirus, CMV, EBV. I meccanismi patogenetici sembrano essere soprattutto tre; da un lato può avere luogo una infezione locale con una colonizzazione delle diverse mucose (il meccanismo é tipico soprattutto degli enterovirus) con una replicazione mucosale che comporta un incremento della carica viremica. Può invece avere luogo per diffusione quando avviene soprattutto per via ematica (meccanismo più frequente), ma anche per via neurogena (più rara, tipicamente in corso di encefalite). Una volta che ha luogo l’infezione del sistema nervoso centrale si ha l’infezione delle cellule endoteliali e dei plessi coroidei e da lì si ha seguito l’invasione della glia e dei neuroni.

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La versione completa di questo capitolo e degli altri capitoli di Neurologia indicizzati su questo sito sono da oggi disponibili alla pagina http://www.lepenseur.it/bookshop/56-manuale-di-medicina-intensiva-neurologia-9788895315461.html 

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